Come funziona il Bonus Vacanze

13.07.2020 - Tempo di lettura: 7'
Come funziona il Bonus Vacanze

La richiesta del bonus vacanze ha un iter specifico che interessa privati, albergatori (in generale operatori dell’hospitality) e studi commerciali, che potrebbero essere chiamati a fornire consulenza o a gestire la procedura per conto dei propri clienti. Ecco come procedere.

Credito d’Imposta come incentivo al turismo

Al fine di incentivare il settore turistico in Italia, pesantemente colpito dall’emergenza sanitaria, l’art. 176 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 ha previsto, per il periodo compreso tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2020, il riconoscimento ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 40 mila euro di un credito d’imposta, utilizzabile per il pagamento dei servizi offerti dalle imprese turistico ricettive, da bed & breakfast e agriturismo (a titolo indicativo e non esaustivo, si tratta di alberghi, resort, motel, aparthotel, pensioni, hotel attrezzati per ospitare conferenze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, alloggi connessi alle aziende agricole, chalet, villette e appartamenti o bungalow per vacanze e cottage senza servizi di pulizia…).
Non è possibile beneficiare del bonus in caso di intervento di piattaforme digitali o portali telematici. E’, tuttavia, possibile godere del bonus, in caso di prenotazioni tramite agenzie di viaggio e tour operator, mediante una procedura specifica.

L’importo del credito è pari a:

  • 500 euro, per i nuclei familiari composti da più di due persone
  • 300 euro, per i nuclei familiari composti da due persone
  • 150 euro, per i nuclei familiari composti da una sola persona.

È fruibile:

  • nella misura dell’80%, sotto-forma di sconto, da ottenere all’atto del pagamento dei servizi prestati dal fornitore. Lo sconto è rimborsato al fornitore sotto forma di credito d’imposta utilizzabile, senza limiti di importo in compensazione utilizzando il codice tributo nel modello F24 6915, ovvero cedibile anche ad istituti di credito.
  • Il restante 20% è utilizzabile da parte dei beneficiari come detrazione dalle imposte dovute nella dichiarazione dei redditi da presentare nel 2021 del componente a cui è intestata la fattura (in caso di incapienza, l’eventuale parte della detrazione non fruita non può essere riportata a credito, né chiesta a rimborso).

Il bonus può essere utilizzato da un solo componente ed essere speso in un’unica soluzione e nei riguardi di una sola impresa turistica ricettiva, o di un solo agriturismo o bed & breakfast e non può essere oggetto di rimborso in caso di mancata fruizione del soggiorno.

Fattura elettronica (o documento commerciale) e Bonus vacanze: istruzioni per l’uso

  • Il corrispettivo della prestazione deve essere documentato con fattura elettronica o documento commerciale. Lo sconto non riduce la base imponibile IVA.
  • Nel caso in cui per la prestazione del servizio turistico sia emessa una fattura in acconto e una fattura a saldo, con i relativi pagamenti, il bonus potrà essere utilizzato solo in relazione ad uno dei due pagamenti.
  • La fattura (o lo scontrino telematico/documento commerciale) va intestata e deve riportare il codice fiscale del familiare che fruisce del soggiorno;
  • il campo “ImponibileImporto” (2.2.2.5), dovrà contenere l’intero importo del servizio, comprensivo dello sconto, mentre lo sconto applicato dovrà essere riportato valorizzando i campi del blocco “ScontoMaggiorazione” (2.1.1.8).
  • Per maggiore chiarezza, si potrebbe indicare nel campo «descrizione» della fatturazione elettronica (ossia nel tag 2.1.1.11 <Causale>, ovvero nel tag 2.2.1.16.2 <RiferimentoTesto> del blocco <AltriDatiGestionali> della riga riferita alla prestazione) il riferimento all’articolo 176 del Dl 34/2020 (tax credit vacanza) e il codice univoco (o il QR-code) del beneficiario.

Esempio di fattura elettronica

Se ipotizziamo come beneficiario un nucleo familiare di 4 persone e il corrispettivo del soggiorno 1.000 euro più IVA, la fattura sarebbe dovrebbe essere emessa indicando:
• Base imponibile 1.000 euro
• Aliquota IVA: 10%
• IVA:100 euro
• Sconto in fattura: 400 euro (80%di 500)
• Corrispettivo dovuto (al netto dello sconto): 700.

Bonus Vacanze: la procedura per il richiedente

Un componente per ciascun nucleo familiare deve:

  • presentare all’INPS, anche tramite CAF la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere il rilascio dell’attestazione ISEE
  • dotarsi di identità digitale o CIE (Carta d’identità Elettronica)
  • scaricare l’AppIO dallo smartphone ed effettuare il primo accesso

Verificati i requisiti, l’app IO confermerà l’attivazione del bonus vacanze e il richiedente riceverà, a conferma, il codice univoco e il QR-code identificativi dell’incentivo spettante.

Al momento del pagamento, uno dei componenti del nucleo familiare dovrà fornire il codice univoco o il QR code al fornitore.

Bonus Vacanze: la procedura per il fornitore

Per la fruibilità dello sconto il fornitore deve utilizzare l’apposita procedura web disponibile nell’area riservata del sito Internet dell’Agenzia delle Entrate (Mia scrivania ? Servizi per ? Comunicare ? Bonus Vacanze), e:

  • Comunicare il codice univoco / QR-code fornito dal beneficiario, del codice fiscale dell’intestatario della fattura / documento commerciale /scontrino o ricevuta fiscale, dell’importo del corrispettivo dovuto
  • Dichiarare di essere un’impresa turistica ricettiva / agriturismo / bed & breakfast
  • Verificare la validità del bonus / importo massimo dello sconto applicabile sulla base di quanto trasmesso da PagoPA all’Agenzia delle Entrate
  • Confermare, in caso di esito positivo della verifica, l’applicazione dello sconto.
  • A seguito dell’avvenuta conferma l’operazione non può essere annullata.

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