Crisi di impresa: come redigere un budget di tesoreria e calcolare il DSCR

06.06.2022 - Tempo di lettura: 4'
Crisi di impresa: come redigere un budget di tesoreria e calcolare il DSCR

Prove generali per l’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza (CCII): nonostante i continui rinvii, i tempi sono sempre più ravvicinati. L’ultimo slittamento, annunciato con il decreto PNRR2 appena qualche settimana fa, ha posticipato l’entrata in vigore del CCII di appena due mesi, dal 16 maggio al 15 luglio 2022. Nulla, rispetto agli slittamenti annuali o semestrali visti finora.

Nel frattempo, il testo definitivo prende forma. Già lo scorso 17 marzo l’Esecutivo ha approvato lo schema di decreto con il quale vengono codificati gli assetti organizzativi di cui le imprese dovranno dotarsi e i segnali di allarme che imprenditori, soci e organi di controllo saranno tenuti a monitorare per prevenire la crisi di impresa. Lo scopo è quello di sollecitare le imprese ad adottare un approccio forward-looking per la prevenzione di squilibri economico-finanziari, approccio basato non solamente sull’analisi dei dati a consuntivo, ma sulla capacità di prevedere la sostenibilità degli impegni economico-finanziari su un orizzonte temporale di almeno 6 mesi.

La crisi è infatti correlata al rischio di insolvenza finanziaria, e il principale indizio che deve lasciar. e intendere la presenza di uno stato di crisi è la non sostenibilità del debito nei successivi sei mesi.

Sostenibilità del debito: il calcolo del DSCR

Lo strumento indicato dalla normativa per misurare la sostenibilità del debito è il calcolo del DSCR.

Il Debt Service Coverage Ratio (DSCR) è un indice di sostenibilità del debito che misura la capacità dell’impresa di ripagare i debiti finanziari in scadenza non in maniera teorica, ma in relazione ai flussi di cassa previsti nell’orizzonte temporale considerato. Il nuovo codice per la crisi di impresa fissa tale orizzonte a 6 mesi.

La formula per il calcolo del DSCR si configura quindi come il rapporto tra i flussi di cassa derivati dalla gestione operativa attesi nei 6 mesi successivi e la quota capitale dei debiti finanziari da rimborsare nel medesimo periodo.

In termini aritmetici, la formula è la seguente:

  • Numeratore = Giacenze iniziali di cassa + entrate di liquidità previste nei prossimi 6 mesi uscite di liquidità previste nei prossimi 6 mesi (ad eccezione dei rimborsi dei debiti finanziari posti al denominatore)
  • Denominatore = Pagamenti per il rimborso dei debiti finanziari [la quota capitale, relativa a debiti verso banche e altri finanziatori, contrattualmente da rimborsare nel periodo] dei sei mesi successivi

Un secondo possibile approccio per il calcolo del DSCR confronta invece i flussi di cassa complessivi liberi al servizio del debito con i flussi necessari per rimborsare il debito non operativo che scade negli stessi mesi.

Al numeratore avremo in questo caso:

  • i flussi di cassa liberi al servizio del debito (ovvero i flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa più quelli del ciclo degli investimenti)
  • le liquidità iniziali
  • le linee di credito accordate e non utilizzate disponibili nei 6 mesi successivi

Mentre al denominatore:

  • i pagamenti previsti per i debiti finanziari (capitale + interessi)
  • i pagamenti previsti per i debiti fiscali e contributivi non correnti (inclusivi di sanzioni + interessi), ovvero i debiti il cui pagamento non è stato effettuato alle scadenze previste dalla legge
  • debiti commerciali scaduti oltre i limiti fisiologici nei confronti di fornitori di altri creditori; nel caso in cui siano già accordati piani di rientro, va rilevata la parte in scadenza nei successivi 6 mesi.

In entrambi i casi, il risultato dev’essere maggiore di 1, ovvero le disponibilità liquide dell’impresa a fine del periodo devono essere sufficienti a coprire gli impegni finanziari in scadenza. In caso contrario, il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale dovranno attivarsi per segnalare ai soci lo stato di squilibrio economico-finanziario e individuare con essi le azioni correttive da intraprendere.

Il budget di tesoreria

Quale che sia l’approccio adottato, il calcolo del DSCR non può prescindere dalla redazione di un budget di tesoreria. Questo documento fornisce infatti una stima dei flussi finanziari futuri in entrata e uscita su un orizzonte temporale di pochi mesi, proiettando i flussi di cassa attesi dalla gestione operativa, dalla gestione finanziaria e dalla gestione degli investimenti nei successivi 6 mesi.

A sua volta dunque, per la stesura di un budget di tesoreria affidabile è necessario che le previsioni poggino su un rendiconto finanziario accurato.

Un approccio possibile per la redazione di un budget di tesoreria a 6 mesi è quello di suddividere le entrate e uscite future per natura, ossia:

  • Disponibilità di cassa iniziali
  • Entrate e uscite operative dei 6 mesi successivi
  • Entrate e uscite da disinvestimenti/investimenti dei 6 mesi successivi
  • Entrate e uscite finanziarie dei 6 mesi successivi
  • Altre entrate ed uscite dei 6 mesi successivi

I flussi di cassa devono essere costruiti sulla base delle previsioni di fatturato e dei correlati costi di produzione attesi. Inoltre, sono da considerare gli obblighi già certi (crediti, debiti commerciali già contabilizzati e da incassare/pagare, debiti finanziari in scadenza). Una volta redatto il budget di tesoreria, è possibile procedere con il calcolo del DSCR.

Strumenti per l’automatizzazione delle procedure: Check Up Impresa

La costruzione di un budget di tesoreria e il calcolo del DSCR non sono procedimenti banali e richiedono non poco tempo. Specie nelle imprese più piccole, che non dispongono di un ufficio di tesoreria dedicato, tale compito è spesso affidato al revisore unico o ai sindaci, i quali possono detenere incarichi in più di un’impresa. Ricorrere quindi a soluzioni in grado di automatizzare parte dei processi di calcolo, può rivelarsi quindi indispensabile.

Check Up Impresa è la soluzione innovativa ideata da TeamSystem insieme all’agenzia di rating modefinance, accreditata Esma ed Ecai presso Banca di Italia, per automatizzare tutte le procedure di monitoraggio della salute di impresa previste dal nuovo codice. Grazie all’integrazione con gli altri gestionali TeamSystem, Check Up Impresa consente di importare direttamente il budget di tesoreria e calcolare il DSCR in automatico. Inoltre, nel caso in cui non fosse stato redatto, è disponibile un template per la compilazione guidata del budget di tesoreria ed è possibile ottenere una prima stima approssimativa del DSCR anche in assenza di quest’ultimo, utile in fase di pre-analisi dell’impresa prima dell’accettazione dell’incarico di sindaco.

Check Up Impresa si configura come uno strumento di tutoraggio che consente il monitoraggio continuo dell’andamento aziendale attraverso la generazione di report completi e dettagliati in grado di fungere da base di lavoro per la condivisione allargata della gestione aziendale con tutti gli attori coinvolti (cda, collegio sindacale, revisori, banche, finanziatori, ecc) e quindi fornire in maniera tempestiva un quadro dell’equilibrio economico–finanziario dell’impresa come richiesto dalla normativa, semplificando il lavoro di sindaci e revisori.

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