Garanzia pubblica: le novità per l’accesso al Fondo

22.07.2020 - Tempo di lettura: 4'
Garanzia pubblica: le novità per l’accesso al Fondo

La conversione in legge del Decreto Liquidità, avvenuta il 5 giugno scorso, ha confermato le misure di potenziamento del Fondo di Garanzia, l’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico a sostegno delle PMI con difficoltà di accesso al credito bancario.
Attraverso il Decreto, vengono snellite le procedure burocratiche per l’accesso al Fondo e aumentate le coperture della garanzia a valere sui finanziamenti erogati dagli istituti bancari.

Fondo di Garanzia: i requisiti di accesso

Dal marzo 2019, l’accesso al Fondo di Garanzia è vincolato alla valutazione del merito creditizio effettuata da Mediocredito Centrale. Possono essere garantite le PMI iscritte al Registro delle Imprese e i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico. Le nuove Disposizioni Operative hanno inoltre introdotto un nuovo e più articolato sistema di valutazione dei richiedenti, e aumentato le coperture a favore delle imprese con più difficoltà di accesso al credito.
Il nuovo sistema di valutazione è suddiviso in due moduli, ai quali si aggiunge un blocco informativo volto ad indagare la presenza di pregiudizievoli:

  • il modulo economico-finanziario, volto a valutare la solidità patrimoniale, economico e finanziario. Ai fini della valutazione, sono richiesti i dati degli ultimi due bilanci depositati o delle ultime due dichiarazioni fiscali (modello UNICO).
  • il modulo andamentale, che valuta i rapporti di credito intrattenuti dal soggetto con gli intermediari finanziari sulla base dei dati raccolti dalla Centrale Rischi della Banca d’Italia negli ultimi sei mesi. Nel caso in cui il soggetto non avesse in essere rapporti di debito o garanzia superiori a 30 mila euro, sono validi ai fini della valutazione anche i dati relativi ai contratti rateali, non rateali e carte forniti da uno o più Credit Bureau.

Ciascun modulo prevede l’attribuzione di un punteggio parziale. La valutazione finale, che prende il nome di rating MCC, è data dal risultato di entrambi i moduli ed espressa su una scala di 12 classi raggruppabili in 5 fasce di rischio, dove a 1 corrisponde la classe di merito creditizio più alta.

La percentuale di copertura

In base normativa introdotta nel marzo 2019, le coperture maggiori sono previste per le imprese che rientrano nelle fasce di rischio intermedie e possono arrivare a coprire fino all’80% dell’importo dell’operazione finanziaria (garanzia diretta) e fino al 90% dell’importo di un finanziamento sul quale è già attiva la garanzia di un Confidi. Restano escluse dell’accesso alla garanzia pubblica le imprese che rientrano nella quinta e ultima fascia di rischio a causa dell’eccessiva instabilità economico-finanziaria e dell’elevata probabilità di default.

L’entrata in vigore del Decreto Liquidità ha tuttavia nuovamente modificato le disposizioni del Fondo. Per incentivare le banche a concedere prestiti nonostante l’aumento del rischio di insolvenza delle imprese, il Governo italiano ha potenziato le risorse del Fondo di Garanzia. Le validità delle misure è estesa fino al 31 dicembre 2020. Le novità principali, possono essere così sintetizzate:

  • Copertura della garanzia al 100% per i prestiti fino a 30 mila euro, senza alcuna valutazione del merito di credito. In questo caso le banche potranno erogare i prestiti senza attendere il via libera del Fondo di Garanzia. Fermo restando l’importo massimo di 30 mila euro, il finanziamento non può superare il 25% dei ricavi o il doppio della spesa salariale annua dell’ultimo esercizio utile.
  • Copertura della garanzia al 90% per i finanziamenti fino a un massimo di 5 milioni di euro, senza valutazione del modulo andamentale. L’importo massimo può essere raggiunto anche sommando più domande di ammontare inferiore.
  • Per importi fino a 800.000 euro, si può aggiungere la garanzia di un Confidi fino a coprire 100% del finanziamento, anche in questo caso senza valutazione del modulo andamentale.

È stata inoltre allargata la platea dei beneficiari alle PMI con un numero di dipendenti non superiore a 500 e, limitatamente ai prestiti fino a 30 mila euro, alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, ai broker, agli agenti e subagenti di assicurazione ed agli enti del Terzo settore.

Come verificare l’ammissibilità al Fondo di Garanzia

Ad oggi sono oltre 800 mila le richieste pervenute al Fondo di Garanzia. La sospensione della valutazione del merito creditizio per i prestiti fino a 30 mila euro e della valutazione andamentale per i prestiti di importo superiore, hanno già consentito a molte imprese di accedere ai finanziamenti bancari. La valutazione dei dati economico-finanziari viene infatti effettuata sugli ultimi bilanci depositati, che riflettono lo stato di salute dell’azienda nei due anni precedenti. Le domande inviate entro il 31 dicembre 2021 potranno dunque non solo godere delle agevolazioni previste dal Decreto Liquidità, ma anche di una valutazione del merito creditizio basata sui dati 2018-2019, prima che il diffondersi del Coronavirus avesse gravi ripercussioni economiche sulla salute delle imprese.

Le domande per l’accesso al Fondo di Garanzia possono essere presentate esclusivamente dagli istituti bancari o dai confidi per verificare l’ammissibilità dell’impresa al finanziamento. Professionisti e consulenti possono e verificare la posizione finanziaria dell’impresa prima dell’avvio della procedura di affidamento. Con il servizio Check Up Impresa di TeamSystem è possibile conoscere la valutazione di affidabilità creditizia dell’impresa, analizzare facilmente la Centrale Rischi e calcolare automaticamente il rating MCC per l’accesso al Fondo di Garanzia.

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